La tensione superficiale fa sì che oggetto o animali molto leggeri possono galleggiare su questa membrana, la quale è soggetta ad una tensione di trazione molto debole che dipende dalla temperatura. Nella fase gassosa, il numero assai minore di molecole rende trascurabile l’interazione con le molecole di liquido. Si misura in mN/m (milliNewton al metro) e a 20 gradi vale 72,75 e poi diminuisce per temperature maggiori.
Questa membrana si piega leggermente senza arrivare a rottura. Per avere un’idea:
1N = 1etto
10N = 1kg
1 millesimo di un etto = 0,1g su una lunghezza di un metro. Dunque, si tratta di una forza bassissima.
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- L'interfaccia liquido - gas
Le molecole che si trovano sulla superficie dell’acqua sono soggette anch’esse ai legami ad idrogeno principalmente nella parte inferiore, in quanto le forze elettriche di attrazione con le molecole d’aria sono molto basse tali da poter essere considerate nulle. Mentre la forza risultante nel liquido è nulla, in superficie le molecole sono soggette ad una forza risultante diretta verso l’interno. La superficie di separazione liquido-gas si comporta come una membrana tesa soggetta ad uno sforzo uniforme di trazione. La capacità dell’interfase di resistere a tale sforzo di trazione definisce la tensione superficiale Ts.
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